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Motogruppo autonomo "API GRANDINATE" di Roccaspinalveti (CH) Grazie a tutti i partecipanti

mercoledì 1 aprile 2009

Giro della Majella


GIRO DELLA MAIELLA
Un altro percorso motociclistico assolutamente da non perdere in Abruzzo è il tour del massiccio della Maiella, quella che noi conosciamo come la “Montagna Madre”.
Cominciamo con le indicazioni su come arrivare prese dal sito del Parco Nazionale della Majella (il link lo trovate in fondo all’articolo)

Da ovest (Roma):
A24 Roma-L’Aquila e A25 Torano-Pescara, uscite di Pratola Peligna, Bussi, Torre de’ Passeri, Alanno-Scafa da cui si prosegue verso i paesi del massiccio con le strade statali 17, 487, 614, 81, 84.
Da nord (Bologna, Ancona) e da sud-est (Bari):
A14 fino a Pescara e si prosegue verso l’interno con la A25. Il versante orientale della Majella si raggiunge dalla Val di Sangro proseguendo poi verso Casoli, oppure dall’uscita Pescara-Chieti proseguendo verso Guardiagrele.
Da sud-ovest (Napoli):
A1 fino a Caianello e poi si prosegue in direzione Venafro-Roccaraso.
In questo caso utilizzeremo Guardiagrele come punto di partenza. Approfittatene per una visita alle botteghe di artigiani del ferro battuto e degli orafi, patrimonio della città da secoli.
Procediamo dunque in direzione Pennapiedimonte ,piccolo borgo che in agosto ospita una sagra lunga piu’ di due settimane dedicata al cinghiale (alle sue carni piu’ che altro)per poi proseguire,dopo il passaggio a palombaro, verso Fara S. Martino famoso per i suoi pastai e per ospitare gli stablimenti della “Pasta de Cecco” e “Pasta del Verde”
Poco dopo, continuando a costeggiare la Montagna che si erge alla nostra destra,ci immetteremo nella ex statale 84,bellissima ma da percorrere con prudenza per via dei muretti ed a volte per l’incoscienza di alcuni motociclisti che da anni si fanno qui il loro tourist trophy, proseguendo verso Palena. Poco prima dell’arrivo in paese, all’uscita di una galleria a destra, c’è il sentiero che porta alla funivia per la grotta del Cavallone,aperta solo nel periodo estivo.
Attenzione: molto spesso qualche curva dopo ci sono anche le forze dell’ordine.
In paese, in caso di week-end abbinato ad una bella giornata, si può assistere ad una specie di motoraduno spontaneo con tutte le categorie di motociclisti.Dopo una breve sosta,magari per un aperitivo, si può ripartire in direzione di Roccaraso immergendosi nella foresta di faggio e salendo fino al Valico della Forchetta a 1286 m. Appena oltrepassato il valico a destra apparirà una stazioncina delle f.s. che sembra presa direttamente dagli anni sessanta con annesso baretto e trattoria dove, se siamo prossimi all’orario di pranzo, ci si può anche rifocillare.
Dopo l’eventuale pasto si parte per affrontare la Montagna dall’altro lato puntando verso Campo di Giove , valicando il passo di San Leonardo e scendendo, dopo aver attraversato Santa Eufemia a Maiella, a Caramanico Terme. I luoghi sono bellissimi, in tarda primavera si è circondati da prati pieni di fiori di ogni genere, con i boschi che separano dalle cime innevate a destra.
Piccola divagazione: se c’è con voi qualcuno con supermotard consiglio di deviare verso Pacentro (paese d’origine di Madonna)e poi farsi la spettacolare risalita fatta di tornanti cosi numerosi da rischiare l’indigestione.
Ma torniamo a noi e precisamente a Caramanico Terme che, come si intuisce dal nome, è una nota località termale. Lasciato il paese proseguiamo per Roccamorice e qui,facendo attenzione perché le segnalazioni non sono molto visibili, girare a destra per “La Maielletta”>”Blockhaus”.Quella che ci troveremo a percorrere è una strada (stretta per la verità) che sembra presa da un cartone animato con un susseguirsi di curve a vista con la strada che scompare in mezzo al verde per poi riapparire come d’incanto dietro un dosso e riprender con altre curve ed altri dossi sempre immersi nel verde ed inebriati dal profumo dei fiori. Qui anche il biker piu’ duro cede al romanticismo. Dopo la salita, con panorama mozzafiato, si arriva alla stazione sciistica della Maielletta da dove si può proseguire ,ma solo a piedi da qualche anno a questa parte, per il rifugio Pomilio, il Blockhaus e, con un altro giorno a disposizione, per un eventuale escursione sulle cime della Montagna.
Per quanto riguarda il giro c’è solo da scendere a Passo Lanciano (altra località sciistica), attraversare Pretoro e dopo averlo fatto girarsi per osservare questo paese da cartolina, e rientrare a Guardiagrele.
Per le immagini, le mappe ecc. vi rimando al sito del parco dove troverete tutto l’occorrente per la buona riuscita del viaggio. Buona strada V
http://www.parcomajella.it/home.asp

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